Abbiamo già accennato allo stress ossidativo come una delle concause dell’invecchiamento; quindi, sostenere ed aiutare le nostre difese antiossidanti è non solo opportuno, ma obbligatorio.
Un’ottima opportunità in questo senso è il tè verde.
Sul quale però vi è spesso, una certa confusione.
Cominciamo con il dire che qualsiasi tipo di tè, nero, verde, bianco, oolong, ed altri, provengono da un’unica pianta, la camelia sinensis, proprio come tutto il vino viene dalla vite; i tè si differenziano tra loro solo ed esclusivamente per come vengono trattate le foglie che vengono raccolte.
Sul web si trova sia la storia che le varie differenziazioni del tè.
Le foglie del tè verde durante la lavorazione non vengono ossidate, per cui i polifenoli, un vasto gruppo di sostanze con vari sottogruppi ad attività diverse, ma tutte con potere antiossidante ed antinfiammatorio restano integri.
Il tè verde , per le sue proprietà, viene venduto anche come integratore in capsule, questo perché la concentrazione di principi attivi, quella che da una risposta terapeutica, risulta maggiore rispetto a quella dell’infuso che siamo abituati a bere, ma qui permettetemi una digressione.
Arrivati alla nostra età, più o meno tutti prendiamo dei farmaci per correggere qualche problema di salute.
Ricordate SEMPRE che ci possono essere interazioni anche fastidiose tra farmaci ed integratori naturali.
NATURALE NON È SINONIMO DI SICURO.
Quindi, bevete con gusto anche tre quattro tazze di tè verde al giorno, ma se decidete di prenderlo come integratore in capsule fate due cose: parlatene prima con il vostro medico e controllate sul sito del Ministero della Salute, la parte che riguarda la Fitovigilanza.
Vivi la vita!