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Cos’è Bellezza?
Parlo di quella che attraversa i secoli e parla un linguaggio universale, non quella delle fattezze quindi, peraltro fatiscenti, ma quella che viene dal cuore.
Un seme, che diffonde intorno a sé, luce.
Un caro amico un giorno disse una cosa che mi fece pensare e che trovai adeguatissima: Bellezza può essere anche un gesto. Aggiungo, sempre che il gesto sia disinteressato, generoso e buono, anche perché, agire per gesti belli, induce a ragionare su altri aspetti, quali la disponibilità e l’equilibrio ad esempio.
Oscar Wilde disse: “La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura, di quella conchiglia d’argento, che chiamiamo luna”.
Queste sono le riflessioni che mi sono affiorate alla mente, quando ho letto che l’Associazione Talents Lab LEGO, con i suoi cinque ragazzi padovani nello spettro autistico, ha realizzato e poi donato due rampe di LEGO, fatte con tremila mattoncini colorati riciclati, per abbattere le barriere architettoniche e rendere accessibile anche alle persone con difficoltà motoria, il Teatro Verdi di Padova.
Non è un gesto qualsiasi.
E’ un gesto che comporta una miriade di felici implicazioni, sulle quali, chi ha compiuto il furto, dovrebbe riflettere e ritornare subito il maltolto.
Ma partiamo dall’inizio.
Il 24 ottobre 2023, in occasione dell’apertura della stagione teatrale 23/24, era stato inaugurato il progetto dell’Associazione Talents Lab LEGO che prevedeva la realizzazione appunto, di due rampe per l’abbattimento di alcune barriere architettoniche in teatro, una delle quali proprio difronte alla biglietteria.
Al taglio del nastro, avvenuto proprio difronte alla rampa scomparsa, avevano partecipato, assieme ai ragazzi dell’Associazione Talents Lab LEGO, l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio, il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto e il campione paralimpico di handbike Damiano Marini, testimonial dell’evento.
“Come ogni sera prima dell’inizio di uno spettacolo, il personale del teatro aveva posizionato la rampa davanti alla porta d’ingresso della biglietteria per consentire alle persone in carrozzina di accedere al porticato – ha dichiarato Claudia Marcolin, direttrice generale del TSV – Teatro Nazionale.
Quando il nostro personale è tornato per ritirare la rampa, l’oggetto era sparito. Abbiamo sporto denuncia per furto ai carabinieri, ma ci rivolgiamo a chiunque abbia commesso questo atto inqualificabile perché restituisca la rampa, sapendo che dietro a questo oggetto esiste un progetto di inserimento lavorativo di persone con disabilità e che da oggi le persone in carrozzina non potranno più accedere autonomamente in teatro. L’installazione della rampa realizzata dall’associazione Talents Lab LEGO è una tra le tante azioni che, come Fondazione Teatro Stabile del Veneto, stiamo portando avanti per trasformare i nostri teatri in un luogo d’incontro sempre più accessibile e inclusivo rivolto a più pubblici. Ci auguriamo che venga restituita quanto prima, nel frattempo ci attiveremo per organizzare una raccolta fondi che ci consenta di realizzare prima possibile una seconda rampa con il contributo dei Talents”.
Esaminiamo un attimo le implicazioni di tale gesto.
Innanzitutto, aver sottratto una barriera architettonica, simbolo di accessibilità, comporta, per le persone cui era utile, privazione dell’autonomia; quindi, i mariuoli hanno commesso due azioni esecrabili, la prima il furto dell’oggetto e la seconda quello dell’autosufficienza.
Ostacolando tra l’altro l’inclusività.
Riguardo al progetto di inserimento lavorativo di persone con disabilità, citato da Claudia Marcolin, direttrice generale del TSV – Teatro Nazionale, magari i furfanti ne erano all’oscuro: bene, adesso non più.
Motivo addizionale per ritornare la rampa. Ed in fretta pure.
Argomenti come l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’importanza dell’inclusività, che può essere perseguita solo con l’aiuto di tutti, sono stati toccati anche dalla trasmissione” Le Iene” del 12 c. m. e più precisamente in “Pachino Express” in cui due ragazzi disabili dotati di strabiliante autoironia, senso dell’umorismo e spirito di iniziativa, si sono messi in gioco, dando lezione di Bellezza, Forza e Coraggio.
Sottrarre a persone così, opportunità di indipendenza, invece che tendere loro mani e braccia per aiutarli, è davvero un gesto meschino.
Ma noi crediamo molto nel ravvedimento, auspicato anche se tardivo, restiamo quindi in attesa di buone notizie da parte del Teatro Verdi.
A presto!