Lun. Dic 23rd, 2024

Boomers Attivi e benvenuti ospiti bentrovati!   

Ho sempre amato le atmosfere un po’ magiche, ma di contenuto, per questa ragione quando mi invitarono all’Arena di Verona alcuni anni fa, per assistere al Concerto per la Pace diretto da Ennio Morricone, accettai immediatamente.

Di solito sono abbastanza restia.

Già l’Arena, anfiteatro simbolo della città, di per sé è un luogo fascinoso, con una storia antichissima e nulla da invidiare ad arene più grandi, dal 1822 è divenuta un grande teatro a cielo aperto: se ne conosci un po’ la storia, e sei dotato di un minimo di fantasia, essere immersa la sera nella sua atmosfera può farti sognare, ma durante quel concerto… fu indescrivibile.

Quando Ennio Moricone si presentò sul palco, partì un applauso che non finiva più.

Era la prima volta che lo vedevo live, una leggenda della musica cinematografica internazionale, colui che aveva messo in musica le emozioni ed i momenti salienti di tutti i film con cui ero cresciuta, eppure il suo atteggiamento era… rispettoso, non saprei definirlo altrimenti e ciò che mi colpì particolarmente fu il suo sguardo penetrante.

Morricone professionalmente nasce arrangiatore, attività che abbandona per lasciare spazio alla composizione di musiche per il cinema: lavora con i registi più rappresentativi, da Sergio Leone a Bernardo Bertolucci, da Bellocchio a Pasolini, Gillo Pontecorvo, Dario Argento, la lista è davvero lunghissima ed i riconoscimenti si fa fatica a ricordarli tutti, Nastri d’argento, nomination all’Oscar, David di Donatello, ultimo nel 2016 il Premio Oscar per la colonna sonora di “The Hateful Eight”.

Quattro anni dopo, nel 2020, verrà a mancare a 91 anni.

Dicono avesse carattere spigoloso che racchiudeva però un cuore d’oro, si sa essere stato di natura casalinga, con un lungo rapporto d’amore con la moglie, cui dedicò le parole più belle nel suo necrologio da lui stesso stilato prima di morire.

Tornando alla sera del concerto a Verona, dopo quell’iniziale applauso che ricordo ancora per il suo festoso calore, appena le luci si abbassarono e le prime note si levarono, cadde nell’ anfiteatro un silenzio surreale.

Un’Arena affollata comporta comunque un leggero brusio di fondo per quanto ci sia silenzio, quella sera no.

Non volava una mosca, come usa dire, sembrava nessuno respirasse.

Applausi lievi tra un brano e l’altro, timorosi quasi di rompere l’incanto tangibile, ma appena terminate le ultime note di “C’era una Volta il West” pareva venisse giù l’anfiteatro.

Gli applausi non terminavano più…

Sarà che certa musica rapisce, io mi sono commossa.

Condivido con voi questo bellissimo ricordo, perché la Fondazione Benetton Studi Ricerche e l’associazione almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi e con la vicinanza e il sostegno di Fondazione CMB, alleato strategico nella proposta di attività culturali per la città di Treviso, organizzano la rassegna Landscapes, un ricco calendario di eventi di musica, teatro, danza e incontri organizzato fra febbraio e giugno 2024.

Il filo conduttore che dà il titolo alla rassegna nasce dalla volontà di riflettere sui paesaggi contemporanei, dai deserti ai confini, ai territori dell’anima, luoghi di frontiera dinanzi alle sfide che ci troviamo ad affrontare, nella necessità, come ci suggeriscono le parole del filosofo Umberto Galimberti tra i protagonisti della rassegna, «di percorrere la terra senza possederla, perché la vita appartiene alla natura».

Quest’anno inizia sabato 10 febbraio alle ore 18 nella Chiesa di San Teonisto di Treviso, con un omaggio proprio ad Ennio Morricone:

èun concerto-racconto sulla musica e sulla vita del celebre compositore, che alternerà alla narrazione di Alessandro De Rosa, compositore, co-autore con lo stesso Ennio Morricone di Inseguendo quel suono, autobiografia ufficiale del Maestro romano, musica e video originali e inediti con Ennio Morricone.

Sul palco di San Teonisto, accanto ad Alessandro De Rosa, voce narrante, il chitarrista e compositore milanese Claudio Farinone, chitarra, chitarra baritona, e Fausto Beccalossi, fisarmonica, considerato uno dei massimi specialisti del suo strumento.

Spesso considerata come elemento di semplice abbellimento, la musica per il cinema rischia di ricoprire un ruolo di secondo piano all’interno della produzione filmica.

Ennio Morricone è stato invece il compositore che ha reso la musica l’elemento protagonista, conferendole autorevolezza. Un’esperienza professionale e di vita, ricca e a tratti ancora misteriosa, che lo ha portato a interagire con tutti i contesti che il XX secolo poteva offrire a un musicista (dal Conservatorio a Darmstadt, dalle sessioni come turnista alla musica scritta e improvvisata, dal cinema alla sala da concerto passando per il mondo discografico, le canzoni, il teatro, la radio e la televisione).

Quali sono i segreti che si celano dietro il suo percorso? In che modo il Maestro è divenuto un’icona riconosciuta e riconoscibile in tutto il mondo attraverso la sua musica?

Questo ed altro si propone di approfondire la serata in suo onore: sono certa non mancherà quel caleidoscopio di emozioni che i suoi brani sanno sempre suscitare e che alleggeriscono l’anima. A presto!

By Boomer1

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