Boomers Attivi e graditi ospiti, bentrovati!
In più di un’occasione ho avuto modo di parlarvi della mia nonna trentina, più precisamente di Rovereto, vissuta però sotto il dominio austriaco del quale aveva assimilato mentalità, abitudini e costumi.
In questi giorni caratterizzati dal clima natalizio, la nonna mi è tornata prepotentemente in mente perché il giorno di Natale sulla sua tavola non esistevano né panettone né pandoro: il dolce di ordinanza era lo Zelten. Senza possibilità di appello.
Per quanto il sapore fosse molto gradevole e profumasse anche di spezie la casa, ne bastava un boccone per farti sentire sazia; quel boccone veniva inoltre alla fine di un pranzo natalizio piuttosto ricco ed abbondante, cariando la digestione vieppiù.
Come bambina non ne ho un ricordo propriamente felice, forse andava meglio al nostro cocker cui lo passavo sotto la tavola, nella speranza nessuno se ne accorgesse.
Lo Zelten resta tuttora una tradizione del Trentino ed è una sorta di impasto di frutta secca tipo prugne, albicocche, noci, mandorle più tutto quello che la tradizione suggerisce, con spezie: ne esce una sorta di pane alla frutta secca.
Può essere più o meno soffice, dipende dalla zona in cui viene prodotto, se Trentino o Alto Adige.
Secondo un antico manoscritto conservato nella Biblioteca Civica Tartarotti di Rovereto, la sua origine risalirebbe addirittura al medioevo, epoca in cui era chiamato Centeno.
Il nome fu trasformato in Zelten dal tedesco selten, che significa “talvolta”, proprio a sottolineare l’eccezionalità della preparazione: pare inoltre dovesse essere preparato circa dieci giorni prima di essere gustato.
Nel tempo la nonna è venuta a mancare, e così la nostra abitudine di gustare lo Zelten a Natale, optando per preparazioni già pronte, forse più banali ma meno impegnative per la digestione; del mitico dolce ho conservata però la ricetta scritta a mano da lei nel suo libretto delle istruzioni dove vi erano anche delle vecchie fotografie che non so neppure di chi siano e che mi fa piacere condividere con voi: magari qualcuno le vedrà, riconoscerà e ci contatterà per illuminarci.
Sarebbe un bellissimo regalo.
Per questo vi ricordo la nostra mail: info@viviargento.com
Natale anche questo dovrebbe essere, un momento di intime riflessioni e ricordi, di condivisione.
Guarda dove ci ha portato lo Zelten…
E pensare che avevo deciso di parlarvi dell’importanza di un uso moderato della frutta secca in un’alimentazione variata: lo farò quindi in un prossimo post. Buone Feste a tutti voi che ci seguite, ed a presto!