Lun. Dic 23rd, 2024

Boomers attivi e graditi ospiti, bentrovati!

E’ capitato anche a voi di girarvi e rigirarvi nel letto senza riuscire a prendere sonno?

Se conoscete l’esperienza, vi è chiaro che ha poco di mistico.

In alternativa, di avere un sonno leggerissimo ed agitato con interruzioni frequenti?

Situazioni davvero irritanti, il che peggiora di più il problema.

Il sonno rappresenta per ognuno di noi un momento essenziale di pausa e ricostituzione fisica e mentale: il suo fabbisogno è una caratteristica individuale, anche se ci sono linee guida in tal senso.

Il nostro organismo è programmato per riposare al meglio nelle ore notturne, quelle in cui la temperatura si abbassa, il metabolismo rallenta, la pressione sanguigna si stabilizza e i tessuti si rigenerano.

Perdere ore di sonno è quasi un atto contro la nostra salute, e mettiamoci il cuore in pace: non si recuperano.

In Italia sono circa 9 milioni le persone che soffrono di disturbi del sonno cronici, mentre il 45 per cento lamenta un’insonnia acuta o semplicemente transitoria.

Tali disagi, che possono essere legati anche ad alcune patologie, oltre a ridurre la qualità della vita, pare disturbino pure il nostro sistema immunitario, indebolendolo.

Un boomer dovrebbe dormire secondo le linee guida 7/8 ore, fatto resta che l’anziano ha un sonno spesso particolare, dove i risvegli notturni, per i motivi più disparati, non si contano.

La buona notizia è che si può correre ai ripari, inizialmente con rimedi semplici e naturali.

Iniziamo dalle regole comportamentali: prima di andare a coricarsi un bagno giustamente caldo, può aiutare a rilassarsi, così bere una tisana. La stanza deve essere il più possibile buia, perché si attiva la melatonina endogena e sono vietati gli spuntini prima di andare a letto, possibilmente sempre alla stessa ora.

Ora passiamo all’integrazione naturale.

E’ il 1800 quando viene introdotta in Europa come pianta decorativa l’Escoltzia, così si pronuncia, ma si scrive Eschoscholtzia.

La raccolse per primo, vicino a San Francisco, Adalberto Chamisso, che dedicò questa scoperta al compagno di viaggio J.F. Eschscholtz, botanico ed entomologo russo, responsabile di quella spedizione scientifica in America, nei primi anni del XIX secolo.

Molti si sono interessati allo studio di questa pianta, scoprendo che oltre a decorare con gialli toni gioiosi i nostri giardini, è un rimedio prezioso per sonni ristoratori.

È stato dimostrato clinicamente che l’estratto titolato di Escoltzia somministrato per un lungo periodo, diminuisce il tempo di addormentamento e migliora la qualità del sonno.

Il risveglio è naturale e la sensazione, quella di aver dormito bene, perché i suoi principi attivi agiscono riducendo la reattività delle cellule della corteccia cerebrale, svolgendo quindi un’azione che favorisce il rilassamento muscolare, stimolando i centri del sonno.

Associazioni efficaci, per un riposo sereno in un boomer, sono ad esempio il Tiglio, perché allenta il carico di tensione permettendo ad Escoltzia di agire prima, oppure l’Eleuterococco come adattogeno.

Non vi sono particolari controindicazioni nell’uso, salvo gravidanza ed allattamento, né notizie che i principi attivi di questa pianta generosa, diano assuefazione o dipendenza con un uso prolungato.

Vi auguro dunque notti serene e sogni rassicuranti, ma nel frattempo, mi raccomando…. Vivi la vita!

By Boomer1

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *