Boomer Attivi e graditi ospiti, salve!
La valle Aurina è un comune, ed una valle, nella provincia di Bolzano in Trentino Alto-Adige, contornata da montagne che superano i 3000 metri e che ha mantenuto inalterati usi, costumi e tradizioni delle popolazioni alpine.
Sapete ormai quanto noi di Boomers Attivi amiamo le tradizioni, perché ci parlano di tante cose: storia, vita, valori, abitudini ed amore per il territorio: oggi vogliamo segnalarvi una tradizione particolare, in realtà propria di molto del territorio italiano.
Venerdì 22 e sabato 23 settembre, la Valle Aurina sarà la capitale italiana che riunisce appassionati, esperti e artisti provenienti da tutta Europa, per celebrare non una semplice passione, ma la storia e l’economia di un territorio.
Il 1° Simposio internazionale dell’arte del Tombolo.
Ma cos’è il tombolo?
Arte, arte pura, creata alle mani pazienti e spesso nodose, di donne tranquille e laboriose.
La lavorazione a Tombolo è un’arte antica che ha radici in diverse parti del mondo, ma è particolarmente associata, come dicevamo, alle tradizioni artigianali italiane.
Nota anche come merletto a Tombolo è una tecnica tradizionale di tessitura o intreccio utilizzata per creare pizzi e merletti e richiede una grande abilità manuale.
Quest’arte prevede l’uso di un cuscinetto di tessuto imbottito, su cui vengono disposti degli spilli; il filo viene intrecciato e avvolto attorno agli spilli secondo uno schema prestabilito per creare intricate trame e motivi.
Nel corso dei secoli, il Tombolo è stato tramandato attraverso le generazioni ed è diventato parte integrante della cultura e dell’economia di molte comunità, non una semplice espressione artistica ma anche una connessione con la storia e le tradizioni del luogo in cui viene praticato. In funzione delle dimensioni del filato, il merletto risulta più o meno pregiato e raffinato.
Ecco dunque. Il tombolo crea vere magie.
Ma di un fascino ed eleganza che bisogna vedere, per capire. Quelle trine abbisognano di molte ore di lavoro capace per essere realizzate, e sono in grado di far sognare una donna dotata ancora di un pizzico di fantasia.
La lavorazione al Tombolo nacque dall’esigenza di un sostegno economico, da parte delle famiglie del territorio, a causa della chiusura della miniera di Predoi più di cento anni fa.
L’idea, nata dal parroco Johann Pescosta, ha subito incontrato il favore della popolazione, nonché il sostegno finanziario dei proprietari della miniera, il barone Sternbach e il conte Enzenberg.
Nel 1889, tre donne furono inviate a Vienna per formarsi nei migliori corsi di pizzi e merletti per poi diffondere questo sapere attraverso una scuola di Tombolo che ha successivamente offerto un’opportunità anche ai figli dei minatori, permettendo loro di diventare abili artigiani con un forte senso del tatto, grazie alle loro agili mani, contribuendo così alla diffusione di quest’arte.
In anni più recenti, il comune di Predoi ha istituito l’associazione scuola di pizzi al Tombolo, che conta oggi numerosi membri. Annualmente, con il sostegno della formazione professionale tedesca e ladina della provincia autonoma di Bolzano, vengono organizzati corsi di perfezionamento per adulti e bambini con l’obbiettivo di preservare la tradizione del Tombolo.
Il 2023 è l’anno del 1° simposio internazionale dell’area vacanze Valle Aurina, una festa che vuole coinvolgere gli ospiti attraverso dimostrazioni pratiche diffuse presso le malghe a fondovalle, mostre a tema, concerti folkloristici che vogliono lasciare un’impronta indelebile nei ricordi dei visitatori.
L’area vacanze Valle Aurina accoglie gli ospiti nel museo delle miniere di Predoi venerdì 22 settembre per dare il benvenuto agli addetti ai lavori o semplici appassionati.
Si prosegue sabato 23 settembre con una visita alla mostra temporanea Merletto e Miniere al museo provinciale delle miniere di Cadipietra, che racconta il contesto storico tracciando un file rouge tra l’industria mineraria e quella del merletto.
Fino al 1° novembre, inoltre, nella cornice storica del castello medievale di Tures a Campo Tures, sarà possibile visitare L’Arte del Merletto al Tombolo, un’esposizione allestita nelle suggestive stanze di questo antico castello che cerca di far vivere al visitatore un’esperienza nella storia di un mestiere così affascinante.
Laddove trovaste affascinante l’elegante e raffinato manufatto e veniste a Venezia, ricordate di andare a vedere anche i merletti a Tombolo di Pellestrina, fatti a fusello, e per curiosità anche quelli di Burano, con una tecnica di lavorazione un po’ differente, non ne resterete affatto delusi. Vivi la vita!