Boomers Attivi e graditi ospiti, salve!
Durante l’alto Medioevo, dal V all’XI secolo circa, il meraviglioso, inteso come irrazionale, pagano, folkloristico, ha uno spazio pressoché assente, mentre a partire dal XII secolo assistiamo ad una forte entrata in scena del meraviglioso, anche nella cultura erudita.
Ma il folklore, termine per altro anglosassone è, alla fine, fatto dalle tradizioni popolari, dalla nostra storia e continuità culturale tra il passato ed il presente; ogni collettività nel mondo, ha una propria identità storica legata a consuetudini e ritualità: tutti hanno concorso a formare i valori e le leggende di quella cultura.
Nelle tradizioni c’è tutto: credenze, balli, racconti scritti ed orali, superstizioni, certo, ma anche musica, canto, e tutto ciò che serviva a tramandare insegnamenti e saggezza.
In un periodo di globalizzazione quale il nostro, in cui la mescolanza di razze e culture diverse, potrebbe appiattire o scolorire le nostre tradizioni, mantenerle vitali è fondamentale, non come elemento di separazione o disaccordo, ma proprio come elemento di grande condivisione.
Ogni cultura porta con sé la propria esperienza, data dal suo vissuto, la sua matrice intima, e da ognuna si può trarre uno spunto di riflessione ed insegnamento.
Dal 16 al 17 settembre a Cocconato d’Asti si terrà la 54esima edizione della Fiera medievale.
Banchetti con gustose ricette del Mille, giullari, musici e cantastorie, fiaccole a illuminare le strade tortuose del centro storico, ricoperte di paglia, asini e cavalli nei recinti o legati davanti alle taverne risuonanti di canti, mentre in piazza si sfidano giocolieri e saltimbanchi.
L’atmosfera medievale che si respira a Cocconato d’Asti nel terzo e nel quarto fine settimana di settembre è incomparabile.
Merito degli scenografi, degli artigiani, degli artisti e dei sarti, merito dei sette Borghi e dei loro infaticabili volontari. E, senz’altro, degli archivisti e degli appassionati di storia, che garantiscono attenzione ai particolari e rigore nella ricostruzione.
Centinaia di persone che anche quest’anno hanno lavorato alacremente per mesi affinché ogni dettaglio fosse perfetto: lanterne e torce, tessuti e fogge degli abiti, ricostruzione delle taverne e delle botteghe, giochi, canti e melodie. Persino le monete usate per pagare nelle taverne e nelle botteghe saranno quelle medievali e per procurarsele basterà accostarsi al banco di cambio all’ingresso.
l sindaco Umberto Fasoglio commenta così la grande novità del terzo fine settimana di settembre: «È con grande soddisfazione che annuncio l’ampliamento del calendario degli eventi. Dopo due anni di stop a causa del Covid e del maltempo, abbiamo voluto estendere il programma della Fiera medievale fino a ricomprendere l’intero terzo fine settimana di settembre. Un omaggio agli appassionati delle rievocazioni medievali e all’impegno di quanti, unendo rigorosa ricerca storica e creatività, riescono a riportare Cocconato indietro di dieci secoli, facendoci vivere l’atmosfera, i suoni e i sapori del Medioevo».
Questo il ricco programma:
Sabato 16 settembre dalle 18 alle 24 e domenica 17 dalle 10 alle 16 saranno aperte le taverne allestite dai sette Borghi: si potranno assaggiare ricette dell’XI secolo, partecipare a laboratori, riscoprire tradizioni medievali, sfidarsi in giochi dimenticati e mettere alla prova la propria abilità.
Nella serata di sabato 16, alla luce delle fiaccole e delle lanterne, si potranno applaudire i canti dei Sonagli di Tagadam, ridere delle impertinenze di Milfo, lo Buffon Giullare e tremare d’apprensione davanti ai giochi di fuoco del gruppo Borgo Turris.
Nel Cortile del Collegio, ci saranno gli Artigiani del legno, del cuoio e delle ceramiche e gli artisti che presenteranno vari manufatti.
L’investitura del Capitano del Palio coronerà la serata, completando con i suoi fasti e la sua solennità l’atmosfera fino ad allora allegra e strabiliante del primo giorno di Fiera medievale.
Domenica 17 settembre, dalle 10 alle 16, riapriranno le taverne, le botteghe degli artigiani, i laboratori per i bambini e le famiglie. Si riaccenderanno le sfide e risuoneranno ancora canti e racconti nelle strade ricoperte di paglia.
Se in quei giorni sarete occupati, ci sarà un ulteriore fine settimana di rappresentazioni il 23 e 24 settembre:
23 settembre – La cena propiziatoria
La sontuosità dei costumi storici, valorizzata dalla luce calda delle torce, non potrà che stupire quanti assisteranno, alla sfilata dei Borghi precedente la Cena propiziatoria.
Scaramanzia e tradizione guideranno gesti e passi dei rappresentanti dei 6 Borghi cocconatesi, Torre, San Carlo, Colline Magre, Tuffo, Brina, Airali, che, insieme al Principato di Moransengo, sfileranno da piazza Cavour al Cortile del Collegio, guidati dal Capitano del Palio, Giorgio Apostolo, arbitro e signore del paese e delle sue genti.
Altrettanto sorprendente e curato si annuncia il banchetto medievale a cura dell’Associazione Discepoli di Escoffier.
Per l’occasione è stato elaborato un menu che si rifà a quelli dei nobili vissuti intorno all’anno 1100 e tutto è stato curato nei minimi particolari, persino il menu scritto in tardo latino, in cui si scoprono cereali antichi e funghi, pollame, formaggi e frutta, antiche salse alle erbe e saporite paste ripiene.
Ogni portata, a partire dall’ofella con viridi liquamine fino al milium crepito frixum, dai frixumfungos ai pullorum fragmenta verrà preparata come avveniva nei castelli del Monferrato in occasione dei sontuosi convivi nobiliari. A sollecitare allegria e canti ci penseranno gli Arkana, i Fulet a d’la Marga, musici, giocolieri e saltimbanchi, mentre i visitatori pronti a vivere grandi emozioni potranno recarsi all’accampamento degli armigeri, dove si sfideranno in combattimento valorosi guerrieri medievali.
24 settembre – La Sfilata storica e il Palio
A partire dalle 10, con la benedizione in chiesa, dei gonfaloni dei Borghi, sarà palpabile la tensione tra Torre, San Carlo, Colline Magre, Tuffo, Brina, Airali e il Principato di Moransengo.
Il tuffo nel Medioevo sarà quanto mai entusiasmante durante la sfilata storica, dalle 14 alle 16, e poi nel corso del Palio, dalle 16 alle 18.
Ogni Borgo rappresenterà con scrupolosa attenzione un tema, un aneddoto, un episodio della storia cocconatese, compreso tra il decimo e il quindicesimo secolo, e lungo via Roma sfileranno circa 700 figuranti indossando costumi talmente ricchi e perfetti da lasciare attonito il pubblico.
Alle 16, i Borghi raggiungeranno il catino naturale formato da piazza Giordano e piazza Cavour, dove si svolgerà la sfida più incerta e agguerrita. La competizione caricherà di tensione le 7 Contrade e i loro sostenitori.
I sei fanti di ciascun Borgo inciteranno l’asino che porta i colori della loro comunità a superare le batterie di qualificazione e ad aggiudicarsi il Palio, nella sfida finale.
Come tutti desiderano ottenere il Drappo del Palio, dipinto quest’anno dall’artista locale Maria Chiara Tortia, benedetto e conservato nella chiesa parrocchiale fino ad allora, nessuno vuole ricevere la saracca (o acciuga), il premio ironico e anche lievemente infamante che ogni anno viene assegnato all’ultimo classificato. Così la sfida è accesissima e capace di tenere tutti col fiato sospeso, fino all’ultimo metro.
Il primo cittadino Umberto Fasoglio chiosa: «L’autunno medievale di Cocconato ogni anno ci sorprende e attira turisti, appassionati e curiosi. Quest’anno con grande soddisfazione possiamo annunciare un calendario molto ricco e più ampio, in cui l’accuratezza della ricostruzione storica verrà valorizzata dalla creatività di costumisti, scenografi e allestitori. Mai come quest’anno, durante il terzo e il quarto fine settimana di settembre si respirerà l’atmosfera delle Fiere che tra il decimo e il quindicesimo secolo richiamavano a Cocconato genti da tutte le colline del Monferrato. Un florido periodo in cui i Conti Radicati, signori di Cocconato, rivestivano un ruolo rilevante nei rapporti tra i Savoia, i Marchesi del Monferrato e il Comune di Asti, dominato dal Vescovo e influenzato da famiglie di potenti banchieri.
Per questo vorrei esprimere il più vivo ringraziamento ai borghigiani, ai volontari e agli appassionati di storia: grazie a loro, ogni anno, si rafforza un sincero senso di appartenenza alla nostra piccola comunità e tanti turisti rimangono affascinati dal suo passato, dai suoi sapori antichi e dall’atmosfera autentica che vi si respira».
Quest’entusiasmo e amore per la propria terra, questo voler tramandare alle nuove generazioni, ma anche ricordare a noi stessi, le consolidate radici, con rappresentazioni sceniche che avranno visto lavorare fianco a fianco tantissimi cittadini con uno scopo comune, penso vadano premiati con grande partecipazione.
Vivi la vita!
INFORMAZIONI
Le prenotazioni per la cena propiziatoria di sabato 23 settembre possono essere effettuate entro il 18 settembre tramite ufficio turistico tel. 0141-60.00.76 e-mail: cocconatoufficioturistico@gmail.com