Lun. Dic 23rd, 2024

IL POLIEDRICO JUTI RAVENNA: LE SUE OPERE IN MOSTRA A TREVISO

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Juti (Luigi) Ravenna, artista, nasce a Spadacenta, frazione del comune di Annone Veneto, nel 1897.

Già da giovanissimo manifesta una forte propensione per la pittura, espressa in una serie di disegni di impronta classica: una passione che neppure la chiamata al fronte, nel primo conflitto mondiale, riesce ad attenuare, come testimoniano gli album di disegni realizzati sulle linee di combattimento, disegni che sono in parte confluiti nel libro autobiografico “Una vita per la pittura” (1969, con 29 suoi disegni) e nel “Diario di guerra del granatiere Giuriati Giuseppe”.

Grazie ad una licenza dal fronte, va a Firenze e scopre l’impressionismo francese.

Dal 1919 è nuovamente in Veneto per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Venezia, e già negli anni successivi trasferisce il suo studio a Ca’ Pesaro, cominciando ad esporre. Nel capoluogo lagunare conosce Gino Rossi e Pio Semeghini; con Seibezzi ed altri, condivide a lungo l’amore per l’isola di Burano e per le vedute tra acqua e cielo.

La prima personale è nel 1924 a Cà Pesaro, cui ne seguono altre in varie località anche all’estero, sempre con successo.

I suoi paesaggi veneziani di questi anni, così come successivamente quelli trevigiani, raccontano i luoghi, le luci, le atmosfere, attingendo allo stile poetico più che a quello documentario.

Nel ‘47 sceglie di abbandonare la laguna per approdare a Treviso, città che frequentava sin dagli anni ’30 e dove contava molti amici.
Da lì in poi, la sua pittura vede una svolta: il contatto con una natura diversa, esuberante, ricca di alberi e fiumi, fece subentrare in lui una prepotente e calda sensualità: dopo i prediletti grigi, rosa e violetti stesi sulla tela in finissimi accordi nel periodo veneziano, ecco i colori vivi e splendenti, in liberi e arditi accostamenti.

Frequenti sono i suoi soggiorni tra i colli e la campagna veneta, dove realizza scorci e vedute di paesaggi, ma anche visioni del Sile, nei quali i colori divengono sempre più vividi e potenti, distaccandosi dalla realtà, in parallelo con l’allontanamento dell’artista dai movimenti militanti dell’arte d’avanguardia, che si sviluppavano a Venezia. 

Artista ma anche critico, interviene su diverse riviste.

A questo particolare e poliedrico pittore, Treviso, dal 13 Ottobre 2023 al 4 Febbraio 2024 al Museo Civico Luigi Bailo, dedicherà una mostra peculiare ma sempre mantenendo viva un’attenzione vera e profonda all’ interiorità, che in rassegna emerge dai preziosi autoritratti, posti a marcare le fasi di una personale idea di arte e vita, unica e irripetibile.

Possiamo dire senza timore di essere smentiti, che il Veneto sta preparando per i mesi autunnali una grande proposta artistica di nicchia, e non solo (vedi i nostri post), puntando sull’originalità e l’esclusività.

Un applauso. Vivi la vita!

By Boomer1

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