Dal 6 al 15 ottobre sarà celebrata a Riese Pio X, piccolo comune di circa 11.000 anime in provincia di Treviso, la “Peregrinatio corporis” delle spoglie mortali di Papa Pio X.
In realtà tornarono a Venezia una prima volta già nel 1959, questa è la seconda e l’evento è attesissimo.
L’urna, che oggi è a San Pietro, in Vaticano, sarà trasportata per 545 chilometri in un mezzo ristrutturato allo scopo, ciò per impedire che le vibrazioni possano danneggiarla.
L’attesa per la circostanza sta crescendo nel paese.
Il prossimo 20 agosto, nel frattempo, si ricorderà l’anniversario della morte, avvenuta nel 1914 (c’è chi sussurra che non resse il dolore dell’incombente guerra mondiale).
Il giorno dopo, ci sarà la messa e la solenne processione per la festa del Santo che vede ogni anno la presenza di centinaia di fedeli a Riese Pio X.
A settembre è invece programmato un grande evento per l’inaugurazione della ristrutturata casa Natale del Santo.
In occasione della “peregrinatio corporis” il Museo di Pio X inoltre, sarà reso accessibile al mondo intero tramite un virtual tour sul web, spiega Matteo Guidolin, presidente della fondazione Giuseppe Sarto e sindaco di Riese Pio X. Attraverso la direzione artistica virtuale e la costruzione di contenuti immersivi -continua- sarà possibile sfruttare questo strumento in ottica di promozione e presentazione, consentendo al contempo di aumentare la visibilità delle attività di restauro anche verso chi non ha ancora visitato il Museo Pio X.
Nella storia recente della Chiesa solo un’altra volta è stato organizzato il “ritorno a casa” di un Papa. Era accaduto a maggio del 2018 nel Bergamasco, dove le spoglie di Giovanni XXIII (che quando era Cardinale, col nome di Roncalli, era stato tra i grandi sostenitori del ritorno del corpo di Pio X a Venezia) hanno generato un movimento di massa senza precedenti. Quasi mezzo milione di pellegrini si sono prenotati per la visita e non sono noti i dati di quanti invece siano passati per il territorio senza registrarsi, solo a scopo turistico.
Se voleste approfondire il calendario di tutte le manifestazioni che si terranno in occasione di questo eccezionale evento a Riese Pio X, vi invito a visitare il sito www.papapiox.it, anche per eventuali prenotazioni.
Papa Pio X è stato un grande modello per la Chiesa dell’epoca, ci pare doveroso quindi ricordare in breve, i tratti più salienti della sua vita e del suo apostolato.
Giuseppe Melchiorre Santo, (Riese 2/6/1835—Roma 20/8/1914) nasce secondo di dieci fratelli, da famiglia umile.
Nel 1850 entra nel seminario di Padova con una borsa di studio, su intercessione del Patriarca di Venezia.
Il suo curriculum finiti gli studi: da cappellano a Tombolo (1858-1867); da parroco a Salzano (1867-1875); da canonico, da Direttore di Seminario, da cancelliere, da Vicario capitolare a Treviso (1875-1884); da Vescovo di Mantova (1884-1893); da Cardinale e Patriarca di Venezia (1893-1903), dove però, una volta insediato, dovette aspettare 18 mesi per iniziare la guida pastorale, a causa di alcune diatribe interne.
Alla morte di Papa Leone XIII, sorgono, tra il Conclave e l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, delle tensioni per motivi politici sul nome del candidato da eleggere. Nonostante l’indignazione di molti cardinali, il volere degli Asburgo ha la meglio ed il Conclave opta per il Patriarca di Venezia.
Giuseppe Sarto diventa Papa Pio X.
Uomo di lucida sostanza e grande intelligenza, consapevole dei suoi limiti, seppe contornarsi da subito di collaboratori preparati e lungimiranti, e lui visse parcamente tutta la vita in un appartamento, seguito amorevolmente dalle sorelle che lo avevano seguito a Roma.
Ebbe nella Chiesa una linea tradizionalista, decisamente in opposizione allo scientismo di fine Ottocento. Fu uomo di preghiera, di dedizione ai poveri, riorganizzatore della Comunità dei Credenti in senso spirituale e liturgico; obiettivo del suo Magistero era “Instaurare omnia in Christo”. La formazione tomista e realista lo portò sempre ad una pastoralità vicina ai problemi concreti delle persone.
Avviò molte riforme, come quella del diritto canonico e del canto gregoriano ed elevò a cardinale, per primo, un sudamericano.
Essere tradizionalisti intelligenti, non significa essere statici, ma anzi, aprire strade importanti per il futuro sviluppo della Tradizione stessa.
Tornano dunque a casa, ad ottobre, le spoglie di un grande uomo, prima che un grande cittadino e Papa, l’applauso ed il sostegno vanno dunque a tutta la macchina organizzativa che sta preparando un evento all’altezza di riceverle. Cogliendo l’esempio, viviamo intensamente la vita!