Non c’è da stare tanto allegri.
L’OMS, nella sua giusta lotta al sovrappeso ed all’obesità, ha dato un importante giro di vite sia all’assunzione degli zuccheri liberi che a quello dei grassi: la quota degli zuccheri liberi introdotti dovrebbe essere sotto la soglia del 10% dell’apporto energetico totale, quella dei grassi, sotto il 30%.
Questo non significa demonizzare un alimento piuttosto che un altro, questo significa demonizzare invece tutti quei comportamenti che portano all’eccesso: e qui dobbiamo capirci sul termine eccesso.
Avete voglia oggi, di uno sfizioso magari piccolo panino con la mortadella?
Ve lo potete sicuramente permettere; quello che non vi potete permettere, se siete attenti alla vostra salute, è mangiare ogni giorno un panino o più con la mortadella. E ve lo dice una fan sfegatata della mortadella, ed essendo veneta, anche della soppressa se è per questo…ma ho imparato a gestire la gola.
La stessa cosa avviene per il gelato.
In questi giorni l’afa non ci ha dato veramente tregua, ed alla nostra età questo pesa non poco, è inutile che cerchiamo di nasconderlo; volete che ci sentiamo in colpa di fronte al desiderio di un gelato?
Voglio dire, ma perché dovremmo?
Ringraziando il cielo, il Karma, il DNA, ognuno chi vuole, siamo arrivati fino a qui, un gelato no? Se non diventa abitudine, vizio o debolezza, godiamocelo! Ma godiamocelo proprio, nel senso che gioiamo di ogni singolo momento dell’assaporare: profumo, freschezza e sapore.
Per alcuni è trasgressione?
Godiamoci anche quella. Purché contenuta, appunto.
Pare, il vanto della dolce, fresca, creazione vada all’Oriente, a quel discepolo di Maometto che pensò di congelare degli estratti di frutta mettendoli in un recipiente immerso in ghiaccio tritato, ipotesi che potrebbe essere convalidata dal fatto che la parola sorbetto, tipo particolare di gelato, proviene dalla parola turca “serbet”.
Dall’Asia, quest’arte arrivò in Italia a partire dalla Sicilia, ad opera probabilmente dei conquistatori arabi, ed i pasticceri siciliani si specializzarono in queste preparazioni gelate; rinomata resta ancor oggi la nota cassata.
Fu Caterina de’ Medici, nientemeno, ad introdurre queste dolcezze alla corte del re di Francia nel lontano 1533.
I gelati si possono con facilità preparare anche a casa, oggi, con o senza gelatiera, e sono sempre graditi ed apprezzati. Ma non facciamo confusione: il gelato vero è fatto a base di crema, cioè latte, uova e zucchero cui si aggiungono ingredienti diversi per cambiarne il sapore, sorbetto è invece a base di sciroppo di zucchero e polpa di frutta, caffè o liquore.
Lampante la differenza.
Simili le calorie. Buon gelato dunque e mi raccomando: vivete la vita!