C’è fermento in una villa a Pompei, le ancelle stanno preparando il banchetto per il ricevimento della padrona di casa, Drusilla, che a sua volta sovrintende i lavori.
È sdraiata su un triclinio e sta per staccare un acino d’uva da un grappolo, proveniente da una delle sue vigne, quando la casa ha un sussulto e le ancelle si bloccano impaurite.
Sono abituati in quel luogo alla terra che trema, a volte con scosse leggere a volte più importanti, ma da qualche giorno si sono intensificate e sono sempre più importanti, e questa a onor del vero, è fortissima.
Anche Drusilla ne resta sconcertata, ma cerca di tranquillizzare le persone intorno a lei, invitandole a continuare serene e laboriose il loro dovere.
È da qualche tempo che molti dei romani che si erano trasferiti a Pompei per la sua bellezza, ricchezza, per il clima piacevole e la vita allegra, stanno rientrando a Roma; Drusilla non sente ragione, il giardino interno della sua casa, una sorta di paradiso fiorito e profumato le infonde serenità, ha i suoi amici con cui divertirsi ed ogni giorno qualche idea divertente per passare il tempo.
Non può sapere cosa sta succedendo nel sottosuolo, né che manca davvero poco tempo alla più grande catastrofe del suo secolo.
E’ il 24 ottobre del 79 d.C.
Alle 13 un boato spaventoso lacera l’aria e dalla pianura del Vesuvius si innalza, ad una velocità impressionante, una colonna di fumo. A questo punto cala un silenzio surreale, che sconcerta ancora di più i pompeiani già stralunati. Poi si comincia a sentire il ticchettio come di una pioggia, che si rivela essere invece di massi da piccole a grandi dimensioni.
Il resto è una triste storia.
Pompei è conosciuta nel mondo ma ora, la società di comunicazione Phantasya, con un progetto del tutto partenopeo, ed in collaborazione con il Mann e la Federico II, porteranno in giro per il mondo i suoi reperti.
Non ci sarebbe nulla di nuovo, se non fosse che il progetto “Pompei. L’ultimo gladiatore”, accompagnerà il visitatore come se fosse su un set, avvalendosi anche del digitale e permettendo così di coniugare il contenuto storico con quello emozionale.
Se in giro per il mondo durante le vostre vacanze, doveste trovare il manifesto di “Pompei, L’ultimo gladiatore” andate a visitare l’evento. Magari inviateci qualche foto, sempre sia permesso scattarle, con i vostri commenti, ve ne saremo oltremodo grati. (fonte Agenzia Dire)
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