Viaggiare è un’esperienza sempre e comunque formativa; anche se l’itinerario presenta dei problemi organizzativi o inceppi fastidiosi, indiscutibilmente alla fine ci cambierà. Ci svelerà un lato di noi che non conoscevamo, una sfaccettatura del carattere fino ad allora rimasta in ombra; alla fine, saremo comunque diversi.
Per alcuni ricordare un luogo visitato, significa riguardare fotografie e magari commentarle con i compagni di viaggio.
Per me ricordare un vagabondare significa chiudere gli occhi, ed evocare i profumi, i sapori, i suoni che quel luogo mi evoca, amo che ogni viaggio mi sorprenda e mi faccia crescere.
Boomer o no, c’è sempre spazio per migliorare.
Affidiamoci ad un testo che riassume i significati simbolici e reali sul tema del viaggio: l’Odissea e pensiamo ad Ulisse; quando intraprese il suo viaggio dopo la vittoria su Troia, era già un uomo celebrato ma, nonostante ciò, intraprese un’avventura che lo portò ad affrontare situazioni di tutti i tipi; è averle superate che offre il metro del suo valore vero ed umano. La vittoria sui nemici può anche essere una botta di fortuna, mettere alla prova se stessi, un gesto di vero coraggio.
È sempre con questo spirito appassionato e critico che affronto luoghi nuovi e sono incuriosita da tutto ciò che racconta la loro storia.
L’arte dovrebbe avere un posto importante nella nostra vita, perché è quasi come uno specchio che in qualche modo ci riflette; si esprime in moltissime forme, la pittura, la scultura, la musica o la moda; ci completa comunque con la parte che ci manca.
Dal 10 all’11 giugno, con inaugurazione il 9 giugno, In piazza Gramsci a partire dalle ore 19 e 30, si terrà a Carrara il Carrara Studi Aperti 2023.
La storia della scultura e quindi dell’arte, sono collegate al marmo di Carrara, da Canova a Donatello, perché è una delle materie prime più pregiate al mondo.
Carrara, sospesa tra mare e monti, le Alpi Apuane ricche di castelli turriti, tra Toscana e Liguria, Città Creativa Unesco, apre le sue porte per un’ immersione nell’arte, non solo, ma provenendo gli artisti da tutto il mondo, rappresenta un incontro multietnico, così essenziale oggi, per mettere vicini fratelli da tutto il mondo. Carrara Studi Aperti è una bella storia di inclusione a tutto tondo. Perché anche questo è uno dei valori dell’arte.
I percorsi didattici sono 10 e vi si accede su prenotazione, conclusi i quali o prima, c’è da visitare la città di Carrara.
Città vivace, piena di iniziative, rispettosa di quell’oro prezioso che la terra le ha dato: il marmo. Le cave andrebbero viste perché hanno un loro biancore, un loro irraggiamento di energia, quasi più potente di quello del ghiaccio.
E se venite da un’altra regione, avete da percorrere l’intera Toscana. Terra rude, aspra, con qualche angolo di dolcezza che sorprende e lascia inteneriti.
Ma questo è un discorso che amplieremo a parte.
Vivi la vita!