Ciao Boomers attivi!
Di certo vi sarete abituati alla nostra consuetudine di presentare eventi, anticipazioni o notizie, accompagnati da qualche aneddoto utile o qualche spiegazione pratica, perché aiutano ad accendere la curiosità e la fantasia.
Volendo proporvi oggi la ‘’Festa della Vendemmia #landoflove’’, programmata per sabato 9 settembre a partire dalle ore 12:00, nel Villaggio Narrante della tenuta di Fontanafredda, provincia di Cuneo, pensavo di collegarmi alla storia di Bacco, dio della vigna e del vino, figlio di un amore clandestino fra Giove e la mortale ma nobile, Semele.
Storia d’amore, come potete immaginare, piuttosto controversa e contrastata sia dalla famiglia della giovane principessa Semele che dalla giustamente gelosa e vendicativa Giunone, moglie in carica del passionale ed incontenibile Giove.
Capiamoci: stare dalla parte della cornuta già non delizia, se poi la faccenda diventa ripetitiva, tende ad innervosire.
E Giunone doveva essere al limite, viste le continue intemperanze del fedifrago.
Ma non è di questo che vi parlerò, per presentarvi gli eventi che faranno da cornice alla vendemmia nelle colline del Barolo.
Perché in realtà, la tenuta Fontanafredda ha anch’essa una storia d’amore e di tradimento: insomma, come qualcuno in passato ha avuto modo di far notare, trattasi di “matrimoni affollati”, sono sempre esistiti.
Per non divagare troppo, anche se entrambe le vicende lo meriterebbero, retrocediamo ad ottobre del 1857 nel parco di Racconigi, quando una fanciulla nota per la sua avvenenza, Rosa Vercellana detta la Bela Rusin, intravede un giovane dotato di grande fascino che la colpisce, e che si rivelerà poi, essere il figlio del Re Carlo Alberto, Vittorio, primo Re d’Italia, coniugato da cinque anni con Maria Adelaide.
Il destino si compie sempre: i due si conoscono e come si dice, non potendo comandare al cuore, scoppia l’amore.
Rosa non è l’unica amante in carica, lo sa benissimo, ma sa anche di essere la preferita, e gli regala due figli: Vittoria ed Emanuele Alberto. Teniamo a mente questo nome.
Quando la moglie di Vittorio viene a mancare, il Conte di Cavour, sollecito e speranzoso, gli propone una lista di titolate per l’avvicendamento, senza esito: nel 1877 il Re sceglie lei, la Rosa, nominandola Contessa di Mirafiore e Fontanafredda, e donandole la tenuta che aveva acquistato nel 1858 nella frazione di Serralunga d’Alba.
Trascorrono anni sereni per la chiacchierata coppia, finché nel 1878 il Re viene a mancare e dopo pochi anni anche Rosa; il primogenito Emanuele fonda ora l’azienda vinicola “Casa E. di Mirafiore” con i tenimenti in Barolo e Fontanafredda.
Ecco perché vi dicevo di ricordare il nome: Emanuele, comincia una storia aziendale vinicola di impegno, amore per la terra e successi, che porta il Barolo ad essere conosciuto sempre più e prosegue inizialmente anche con il figlio Gastone, che però ha ereditato dal nonno anche la passione per le scappatelle; le due cose non si conciliano, così ad un certo punto l’azienda diventa un peso per il rampollo, comincia ad andare male, finché fallisce.
Inizia un periodo complicato e buio per il territorio, finché nel 2008 arriva il grande cambiamento.
Oscar Farinetti e i suoi soci, acquistano la tenuta: dopo 77 anni Fontanafredda torna piemontese e cresce aziendalmente grazie alla grande qualità del suo Barolo.
Nel 2020, dopo una riflessione inevitabile in un mondo che sta diventando green, nasce una nuova Fontanafredda.
Nella cornice del Villaggio Narrante, sabato 9 settembre Fontanafredda accoglie i visitatori in occasione della “Festa della Vendemmia #landoflove”, il momento più importante dell’anno: quello in cui la terra dona il suo frutto più prezioso, coltivato con fiducia e curato per un anno intero.
Il tema di quest’anno è la Fiducia nella Terra, il leitmotiv di tutto il palinsesto di appuntamenti che celebreranno questo rito antico, reinterpretato in ottica moderna, tra eventi e appuntamenti gastronomici divertenti e sostenibili realizzati in collaborazione con To Be events.
Come sempre, ad intrattenere gli ospiti, un ricco programma tra musica dal vivo, DJ set, spettacoli per grandi e piccini, buon vino e tante proposte gastronomiche. Diverse formule per pranzo, aperitivo e cena a cura della famiglia Alciati, e street food accompagnato da vino buono e sano, ma non solo: visite in cantina, tour e-bike e tante attrazioni anche per i più piccoli, tra cui spicca senza dubbio l’ormai celebre pigiatura dell’uva a piedi nudi.
Saranno presenti Il mercatino Vintage & Upcycling market a cura di Baroneostu, che oltre al suo marchio, ospiterà altre persone che hanno fatto della sostenibilità e del recupero artistico, uno stile di vita, e lo stand di BAM Cicli che presenterà speciali biciclette con telai in canna di Bambù.
Un appuntamento di certo da non perdere, all’insegna della socialità, del buon cibo e del buon vino.
Dell’allegria.
Mi raccomando: non dimenticate di alzare un calice con gratitudine alla memoria della bella Rosina e del suo Vittorio: in fondo l’oggi è cominciato tutto da loro. Vivi la vita!