Sono gli anni 20 negli Stati Uniti, gli anni del benessere dopo la guerra, gli anni in cui tutto sembra finalmente ripartire, i mitici anni del jazz. Gli anni “ruggenti”.
Sono anche gli anni in cui vengono vietati la vendita e la produzione di alcolici ad opera del Diciottesimo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, ragion per cui tutti bevevano lo stesso, solo peggio, perché gli alcolici venivano prodotti in cantine e magazzini improponibili, senza un minimo di attenzioni igieniche. Un po’ come la prostituzione.
Sono anche gli anni in cui si sta avvicinando il baratro, baratro che si chiama “Grande Depressione”; si manifesterà con il crollo di Wall Street nel 1929.
Si poteva prevedere? In realtà si, ma chi ha veramente voglia di guardare in faccia una realtà scomoda, quando tutto pare procedere a gonfie vele?
In questo periodo particolare, nasce nel 1928 a Pittsburg, in Pennsylvania, da famiglia modesta e fortemente cattolica, uno dei più discussi, geniali, imprevedibili ed influenti artisti dell’epoca, Andy Warhola diventato in seguito Andy Warhol.
L’ universo magico di Andy, maturato fin da piccolo come passatempo in quanto costretto a letto da una malattia neurologica, erano le star di Hollywood ed il cinema. Vagheggiava di essere come loro, ma talmente tanto, da riuscirci.
Primo della sua famiglia ad andare al college, dove si diploma con successo, lascia Pittsburgh nel 1949 per spostarsi a New York, dove emerge subito come disegnatore di incredibile talento. Artista poliedrico, spazia dalla pittura alla regia, passando dalla scenografia e non solo.
E’ con tale Oldenburg che scompare, in quegli anni, ogni traccia di pittura intesa in senso tradizionale; emergono invece dalle tele le cose-immagine, esagerate nel vuoto, quello che sta a rappresentare la società dei consumi.
Le nuove icone.
Questo tema viene ripreso da Warhol, con punti di vista opposti a quelli di Oldenburg; una rivoluzione ed una provocazione, ma piace. Tantissimo, nonostante sia l’antitesi della tradizione. O proprio per questo. La nuova Pop art.
La prima opera di Andy finisce su Glamour.
Da allora la sua carriera cresce, varia, cambia rotta; la creatività pare non avere fine.
Una vita affascinante ed interessante se avete voglia di approfondire.
Ve ne parlo, perché dall’ 11 giugno al 3 settembre 2023, ci sarà a Caorle (VE) una mostra dedicata: “Andy Warhol-The age of freedom”. Il biglietto, per gli over 65, ridotto a 5 euro. Fatto gradito.
Non solo Warhol in realtà, anche altri artisti del periodo, un excursus interessante ed ampio. Anche gli appuntamenti collaterali all’evento sembrano accattivanti e divertenti: ne cito uno in occasione dell’apertura della Mostra: un Aperitivo Pop alle 18, accompagnato da una bellissima colonna sonora.
Fuori della Mostra, avrete Caorle da visitare, ma di questa graziosa località parleremo a parte.
Vivi la vita!